GWPCA e Pianificazione Territoriale: Valutare il Paesaggio Sardo in Chiave Geografica

Aprile 29, 2025

Durante il mio dottorato, ho avuto l’opportunità di esplorare nuove frontiere nell’analisi del paesaggio, focalizzandomi sulla Sardegna. Il nostro studio, pubblicato su Sustainability nel 2018, ha introdotto un approccio innovativo per valutare la qualità paesaggistica attraverso indicatori compositi spaziali, utilizzando l’Analisi delle Componenti Principali Geograficamente Pesata (GWPCA).

Un Nuovo Approccio all’Analisi del Paesaggio

Tradizionalmente, gli indicatori compositi sintetizzano fenomeni complessi in singoli valori, spesso trascurando le variazioni spaziali. Nel nostro lavoro, abbiamo integrato la dimensione spaziale nell’analisi, riconoscendo che il paesaggio è influenzato da molteplici fattori interconnessi e variabili nello spazio.

Abbiamo suddiviso il paesaggio sardo in tre macro-dimensioni: ambientale, culturale e insediativa. Ogni macro-dimensione è stata rappresentata da specifici indicatori, selezionati in base alla loro rilevanza e disponibilità dei dati. Ad esempio, per la dimensione ambientale, abbiamo utilizzato indicatori come il valore ecologico e la pressione antropica, derivati dalla “Carta della Natura” dell’ISPRA.MDPI


L’Applicazione della GWPCA

La GWPCA ci ha permesso di analizzare le variazioni locali dei dati, assegnando pesi specifici a ciascun indicatore in ogni unità spaziale. Questo approccio ha rivelato l’eterogeneità spaziale delle componenti paesaggistiche, evidenziando come la rilevanza di determinati fattori vari significativamente da un’area all’altra.MDPI

Ad esempio, la dimensione ambientale ha mostrato una distribuzione relativamente omogenea, mentre le dimensioni culturale e insediativa presentavano una maggiore variabilità, riflettendo la distribuzione disomogenea di siti archeologici, edifici storici e attività antropiche.


Risultati e Implicazioni

L’analisi ha evidenziato aree con alta qualità paesaggistica, caratterizzate da elevati valori ambientali e culturali e bassa pressione antropica. Al contrario, alcune zone hanno mostrato una forte presenza di disturbi insediativi, suggerendo la necessità di interventi mirati per la conservazione e valorizzazione del paesaggio.

La metodologia proposta offre uno strumento quantitativo per supportare la pianificazione territoriale, permettendo di identificare aree prioritarie per interventi di tutela e valorizzazione del paesaggio.


Conclusioni

L’integrazione della dimensione spaziale nell’analisi degli indicatori compositi rappresenta un passo avanti nella comprensione e gestione del paesaggio. La GWPCA si è dimostrata efficace nel catturare le variazioni locali, fornendo una visione più dettagliata e accurata delle dinamiche paesaggistiche.MDPI

Per approfondire i dettagli dello studio, vi invito a consultare l’articolo completo disponibile al seguente link:
👉 Towards Spatial Composite Indicators: A Case Study on Sardinian Landscape

oppure la tesi completa qui:https://iris.unica.it/handle/11584/266364


Questo lavoro rappresenta un contributo significativo nel campo della pianificazione paesaggistica, offrendo nuove prospettive per la valutazione e gestione sostenibile del territorio.

Daniele Trogu, ingegnere, dottore di ricerca | Riola Sardo, Oristano, Sardegna
Web: www.danieletrogu.it | Email: info@danieletrogu.it | P. IVA 03674180926
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